Se dovessi utilizzare un aggettivo per descrivermi direi che sono felice.

Non è sempre stato così: ho combattuto tanto per guadagnarmi questa fetta di serenità.

Oggi, la mia vita quotidiana è molto ricca, ma non frenetica: da quando apro gli occhi al mattino a quando li chiudo alla sera cerco di vivere spensieratamente.

I miei clienti mi definiscono una guida di vita per ogni età, una guida per la saggezza dell’anima, riconoscendo in me la capacità di vedere con chiarezza, in pochi secondi, la totalità della situazione personale del singolo.

Anni fa ho brevettato il Naiadis®, non un semplice massaggio, ma un distillato d’amore che aiuta a scaricare le tensioni ed i blocchi che si creano nei campi energetici del corpo.

Un trattamento delicato, che culla in un’oasi di colori, che ti libera e ti rafforza energicamente attraverso la consapevolezza e l’intuizione dell’anima.

Il Naiadis® è energia pura, contagio d’amore, il mio modo di dire grazie a questo fantastico mondo nel quale viviamo.

NON È MAI TROPPO TARDI!

  • NON E' MAI TROPPO TARDI

Tanti anni fa mi chiesero se potevo andare a fare un trattamento ad una donna centenaria che viveva sola nel suo appartamento. Mi chiesi subito in che modo avrei potuto aiutarla ma decisi per il sì, non sapendo che grande lezione di vita mi stava aspettando. Suonai alla porta dell'anziana signora e mi aprì una donna scattante e molto più giovane, la figlia - pensai - con la tuta, scarpe da ginnastica bianche, una maglia a maniche corte e un sorriso aperto.

Mi fece cenno di seguirla ed io, che le stavo dietro a fatica da quanto era scattante, pensai tra me e me "non vorrà lasciarla troppo sola". Mi immaginavo una vecchina curva, magari con le mani piene di artrite, seduta su una sedia accanto alla finestra con la vista sul nostro mare, visto che mi trovavo in un antico palazzo affacciato sul mare. Camminavamo velocemente lungo il corridoio ed entrammo in un salone immenso: mi guardai attorno per trovare la signora centenaria, ma non vidi nessuno. Mi girai verso la "figlia" dell'anziana signora e titubante chiesi:

"Mi scusi, la signora?"

Lavorare a domicilio non mi è mai piaciuto, ho sempre avuto molta paura delle sorprese e quel giorno mi sentivo su "Scherzi a Parte". Non capivo, e dopo un attimo di silenzio imbarazzante la signora mi rispose: "ma sono io la signora!"

Rimasi scioccata: la riguardai dalla testa ai piedi, rividi le sue scarpe da ginnastica, la sua tuta, la t-shirt bianca, il viso allegro, le collane d'oro e notai un sacco di anelli alle dita. Con un filo di voce ripetei: "è lei la signora di cento anni?"

Lei rispose: "certo, chi ti aspettavi?"

Mi fece accomodare ma invece di iniziare il trattamento mi offrì un tè e cominciò a raccontarmi la sua vita attraverso un album di fotografie; mi racconto di come era stata male fino all'età di settant'anni e della decisione presa il giorno del settantesimo compleanno di far uscire la sua vera natura che era quella della viaggiatrice.

Amava viaggiare, conoscere popoli di mondi lontani... Nelle fotografie che lei mi mostrava relative alla sua vita prima dei settant'anni vedevo la nonna della donna che sedeva di fronte a me. Poi prese l'album degli ultimi trent'anni ed eccola, non sembrava neanche una sua lontana parente! Era viva, piena di energia, bella...

LA STORIA DI UNA CASETTA PICCOLA PICCOLA

  • LA STORIA DI UNA CASETTA PICCOLA PICCOLA

Quando penso alla parola "famiglia" sento come se dentro di me ci fosse una piccola casetta formata da tante minuscole camerette, ognuna delle quali abitata da una piccola personcina della mia famiglia di origine e della mia famiglia attuale...

E poi ci sono io che racchiudo ognuna di loro e che, ogni giorno che passa sento sempre di più quell'appartenenza, quelle sottili ma importanti somiglianze e differenze.